venerdì 19 settembre 2008

La bella gente ad Orvieto

Una storia umana che mette i protagonisti di fronte alla scelta della solidarietà. Quanta forza si ha realmente nella vita per aiutare chi ha bisogno? Fin quando l'animo umano riesce a resistere alla difficoltà di stravolgere le proprie certezze per dedicarsi ad aiutare il prossimo? Domande che raccolgono l'essenza di una storia nata tra le colline umbre e che ora prende forma sulla pellicola di una cinepresa.
"La bella gente" è il titolo del film che da due settimane il regista, Ivano de Matteo sta girando nella zona dell'orvietano, tra le Castel Giorgio, Orvieto e la particolare location dell'agriturismo "La Chiusetta".
Il film, scritto da Valentina Furlan, racconta con i colori della commedia di costume, la difficoltà delle persone di far convivere la generosità verso le persone più deboli, alla difesa dei propri interessi e della propria vita personale.
Susanna (Monica Guerritore), lavora in un centro anti-violenza a difesa delle donne maltrattate. Convince suo marito Alfredo (Antonio Catania) a "rapire" una giovane prostituta ucraina, Nadia (Victoria Larchenko) e portarla nella loro casa.
Però, con l'arrivo del figlio di Susanna, Giulio (Elio Germano) e della fidanzata Flaminia (Myriam Catania) i rapporti familiari cominciano a cambiare.
La presenza della ragazza ucraina crea nella famiglia una situazione pericolosa, una minaccia per Susanna e per i suoi legami affettivi.
"Il film - dice il regista Ivano de Matteo - nasce da una storia vera, sulla quale fanno da sfondo le colline e i luoghi dell'Umbria.
È una storia che mette di fronte i personaggi alla scelta di credere fino in fondo alla solidarietà, che non sia ipocrisia o falsa generosità.
Il momento in cui si arriva ad affrontare il problema nella condizione di fare inevitabilmente una scelta: quella di aiutare fino in fondo, oppure fermarsi e chiudere la porta.
Una realtà dove si incontra l'esasperazione della quotidianità e la speranza di una nuova possibilità."
Affascinate nel ruolo di Susanna, la madre che alla fine difende la sua famiglia, Monica Guerritore.
"La doppia natura umana che si agita dentro di noi - dice la Guerritore - è la sensazione che anima questa storia.
Situazioni che si vivono quotidianamente nella contraddizione e nell'esasperazione delle problematiche umane di essere realmente capaci di fare del bene ad ogni costo.
È un film sul tono di una commedia sottile, molto lucida e divertente, che dall'autocritica fa emergere le piccolezze di ognuno di noi."
Una famiglia apparentemente solida che rischia di disgregarsi di fronte alla presenza di questa ragazza che tentavano di salvare.
"a volte ci crediamo forti di un gesto di solidarietà - ammette Antonio Catania - ma un conto è rimanere lontani dal problema coltivando una solidarietà a distanza e un altro è portarsi a casa il problema e affrontarlo con la propria famiglia e con la propria vita.
Spesso dentro strutture familiari apparentemente solide si nascondono grandi insicurezze fragilità."
Il film è prodotto dalla "x Film" e probabilmente uscirà nelle sale cinematografiche il prossimo anno
Gabriele Anselmi
dal Corriere dell'Umbria Venerdì 19 Settembre 2008

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