giovedì 12 maggio 2011

Il gioco online in Umbria

Secondo gli ultimi dati rilevati dall'Agicos ( Agenzia per i concorsi e le scommesse) la tendenza al gioco d'azzardo è in forte crescita in Umbria. Rispetto al resto delle regioni italiane infatti l'aumento di spese pro capite destinate al gioco in tutte le sue forme è nettamente superiore. È stato registrato infatti un incremento del 13, 01 % nella “febbre da gioco”, decisamente più cospicuo rispetto alla media nazionale che ristagna intorno al + 10%. Si calcola che in media ogni persona in Umbria nell'ultimo anno abbia speso circa 984 euro, per un totale di 855 milioni di euro; niente male, considerando i soli 800000 abitanti, compresi i bambini.

La stragrande maggioranza di questo incasso è dovuto alla passione degli umbri per le newslot, macchinette molto simili alle slot machine, che si trovano nei bar e in vari altri esercizi commerciali; ma non solo, vanno alla grande anche gratta e vinci, lotto e scommesse sportive, anche se queste ultime sembra stiano subendo un ribasso.

La buona notizia è che il 75% di questo grosso introito finisce nelle tasche dei giocatori, mentre il 25% viene perduto (ed una buona parte di questa percentuale riempie le casse dell'Erario); la cattiva notizia è che molti giovani, tra cui anche minorenni, finiscono per indebitarsi a causa della dipendenza dai casino online italiani. Sarebbero infatti circa 16000 nella regione i giocatori tra i 16 e i 20 anni che hanno giocato almeno una volta; sono i dati forniti da una ricerca compiuta dall'Istituto di Fisiologia clinica del Cnr, che mettono in evidenza come i baby-giocatori siano molto più diffusi in Umbria che nel resto d'Italia. Un dato preoccupante, ma per ora tenuto saldamente sotto controllo dai numerosi centri anti-ludodipendenza sviluppati su tutto il territorio regionale; dunque nessun allarmismo.

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