venerdì 5 marzo 2010

Orvieto città del week end

Negozi aperti nel fine settimana?
"Prima pensiamo a risollevare l'immagine del prodotto Orvieto, non tagliando gli eventi, anzi incrementandoli senza troppi piani marketing. Quello che serve è creare un distretto culturale per individuare esigenze e priorità di aziende e commercianti locali"
, poi si vedrà.
La "sfida" lanciata dall'esperto di marketing, guru della comunicazione di Benetton e Fiat Auto, Vittorio Ravà al recente forum sul turismo promosso dall'assessore Marco Sciarra, di creare il nuovo brand "Orvieto, città del week end" non è caduta nel vuoto. Ed è il presidente di Confcommercio Giuseppe Santi a raccoglierla.
"La ricetta non è tanto quella di tagliare gli eventi, anzi, tolti quei pochi durante l'anno saremmo morti. Puntare tutto sul fine settimana sarebbe invece un ritornare indietro nel tempo. Va ricreata - ha detto - un'identità di territorio vasto e gestito il prodotto Orvieto senza ricorrere a costosi piani di marketing ma facendo sistema con imprese ed attività. Poi l'apertura dei negozi nel fine settimana ne sarà una conseguenza."
In netta contrapposizione rispetto alle scelte turistiche e culturali che hanno caratterizzato gli ultimi anni, Ravà, nel suo intervento, ha infatti sbarrato la strada all'eventismo.
Sulla Rupe, "gli eventi non servono" anzi,
"serve creare una promozione distribuita tramite un marchio Orvieto"
che punti, in particolar modo, al mercato di riferimento geograficamente più vicino, la Capitale.
"Orvieto - ha aggiunto - dovrà diventare per i romani quello che è Venezia per i milanesi: una città dove ritrovare se stessi, con una vita sociale e culturale che nelle grandi città è morta"
, insomma, una comoda poltrona per i romani.
Ma per diventare una perfetta cittadina del fine settimana non occorrono tanti magheggi o ricette miracolose. Basta cambiare le abitudini
"dei commercianti e i giorni di chiusura delle principali attività commerciali."
Infatti le saracinesche dei negozi abbassate nell'orario di punta (dalle 13 alle 16), sono state da sempre oggetto di particolari polemiche e di screzi tra chi ha colto la necessità e chi, invece, continua ad essere sordo.
"Per Orvieto - ha spiegato Ravà - bisognerà fare una ricerca e decidere insieme come accontentare i nuovi bisogni costruendo l'offerta costellazione perché la cattedrale non può diventare l'offerta centrale."
e gli strumenti individuati dall'esperto marketing per creare la marca Orvieto sono tutti incentrati su "una migliore comunicazione" oltre alla valorizzazioni di percorsi e patrimonio storici ed enogastronimici già compresi nel biglietto da visita della Rupe.
"Era dall'estate del 1999 - ha commentato Sciarra - che l'amministrazione non chiamava tutti per concertare linee comuni per l'individuazione del prodotto Orvieto e più in generale per discutere di problemi opportunità del comparto."
Data proprio la vastità degli argomenti da affrontare il forum proseguirà con un nuovo appuntamento pubblico fissato per mercoledì prossimo alle 15,30 nella sala consiliare del Comune.

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