sabato 7 febbraio 2009

Venti ascensionali spingono Orvieto

Il programma era vastissimo e ambizioso, cinque mesi, da settembre a febbraio in cui si è susseguita una serie ininterrotta di spettacoli e di iniziative, molte delle quali con un forte caratterizzazione sociale.
Ma l'edizione 2008-2009 di Venti ascensionali, l'ottava per l'esattezza, che ha dedicato particolare attenzione al tema degli "altri mondi" intesi sì come luoghi geopolitici diversi, ma anche come passaggio verticale in mondi lontani nel tempo culturale e storico, ha rappresentato un vero e proprio successo, forte anche di un bilancio che l'ha vista vincente su ogni versante.
Un risultato insperato soprattutto in considerazione del fatto che il budget che il l'amministrazione comunale ha "investito" nella rassegna aveva subìto una buona sforbiciata.
Eppure Massimo Achilli e tutti gli altri soggetti attivi che orbitano attorno al Laboratorio teatrale Orvieto, sono riusciti nell'impresa di coniugare qualità e quantità, un numero di spettacoli maggiore rispetto all'edizione precedente e un più alto livello qualitativo.
Achilli è raggiante e nel ricordare alcuni degli appuntamenti più significativi svolti soprattutto nella consueta Sala del Carmine, ormai assurta a topos cittadino in cui si fa cultura, snocciola le cifre offrendo una comparazione con l'edizione 2007-2008 di "Venti".
Per quanto riguarda il consuntivo delle presenze di spettatori ad incontri, presentazioni, letture e mostre, il totale presenta un ragguardevole 4.866 presenze (+ 1.453 rispetto alla passata edizione) per un numero complessivo di 48 eventi (26 in più rispetto alla passata edizione).
Gli ingressi a pagamento nei quindici tra spettacoli teatrali e concerti (uno in più rispetto alla passata edizione) fanno registrare un totale di 3.710 spettatori (+830 rispetto alla passata edizione).
Ragguardevole anche l'aumento di presenze agli spettacoli teatrali e ai concerti con ingresso libero (quattro gli appuntamenti in più rispetto al 2007-2008): agli otto eventi complessivi ha partecipato un totale di 1.982 spettatori (+997 rispetto alla passata edizione).
Il totale assoluto dei settantuno appuntamenti previsti dal programma di "Venti" è uguale a 10.558 presenze con un incremento di 3.480 presenze rispetto alla precedente edizione.
Un segnale complessivo importante che il pubblico ha indirizzato al Laboratorio teatrale Orvieto è insomma quello dell'apprezzamento e del favore con cui le varie iniziative sono state accolte, un segnale che include in sé anche un implicito messaggio di incoraggiamento per continuare sulla buona strada intrapresa.
Achilli in questo senso è fortemente galvanizzato e, nell'annunciare che i festeggiamenti per i venti anni del Laboratorio teatrale Orvieto è stato posticipato al 7 marzo alla Sala del Carmine (per partecipare è necessario prenotare ai seguenti numeri di telefono: 0763/341265 - 3358164833 - 3473212083 - 3402850716 - 3296184751 o scrivere ai seguenti indirizzi e-mail: macros2000@alice.it o teatrorvieto@hotmail.it) , ricorda i momenti più felici della stagione appena passata: su tutti spicca senz'altro la notte bianca in favore di Roberto Saviano con la lettura partecipata del suo best seller "Gomorra" aperta a tutti coloro che hanno voluto schierarsi a fianco della scrittore seriamente minacciato dalla mafia, ma anche il progetto di Danilo Rea e Martux-m con gli interventi audiovisivi dello stesso Achilli dedicato alla Belle Epoque e l'altra iniziativa di grande effetto rappresentata dalla meditazione nel Pozzo di San Patrizio.
"a volte - afferma Achilli - mi hanno chiesto come faccio a portare spettacoli così belli , ma al di là dell'aspetto sussiegoso di un'affermazione simile, c'è da estrapolarne quanto di buono sottintende e che tradotto in altri termini sta a significare un incoraggiamento a non mollare e a continuare sulla strada presa."
L'atteggiamento adamantino di Massimo Achilli è sotto gli occhi di tutti gli orvietani. Ed è forse per questo motivo che la città lo apprezza insieme ai componenti altrettanto trasparenti del Laboratorio teatrale Orvieto
Claudio Bianconi
Corriere dell'Umbria Sabato 7 Febbraio 2009

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